« [Il magenta]
contiene, in atto o in potenza, tutti gli altri colori. […] Questa è la
più alta delle manifestazioni di colore, e risulta dunque, nei fenomeni
fisici, dalla composizione di due estremi opposti (giallo e blu) che si
sono gradatamente preparati a una riunione. […] L'azione di questo
colore dona un'impressione tanto di gravità e dignità che di clemenza e
grazia. » (
La teoria dei colori, Goethe).
Il Magenta è un colore importante nella teoria dei colori di Goethe anche se poco conosciuto; esso non appartiene allo spettro ottico in quanto la sua tonalità non risulta generabile da una singola lunghezza d'onda. Ma come mai questo colore non appare all'interno dello spettro della luce visibile?
Esso non rientra nella sfera dei colori primari, bensì viene catalogato come uno dei
colori sottrattivi primari insieme al giallo ed al ciano. Tale colore viene ottenuto mischiando quantità uguali di luce rossa e blu e pertanto risulta complementare del verde.
Di seguito è riportato lo
spettro di riflessione del color magenta ricavato utilizzando un tipo di luce D50 effettuata dal pittore e designer Josef Albers autore del libro
Interazione del colore.
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