Contessa di Castiglione
Il personaggio che più mi ha affascinata riguardo il suo legame con il colore magenta è Virginia Oldoini, Contessa di Castiglione.
Virginia Verasis Asinari Oldoini nacque a Firenze il 23 marzo 1837. Innamorata di sé e di nessun altro, offrì il suo fascino al potere. Voleva essere «la più bella donna» del suo secolo, «Regina di cuori», novella «Elena di Troia». Spregiudicata, narcisista, s’illuse di sedurre l’Europa, manovrare la storia, in un gioco più grande di lei. In soli due anni bruciò l’intera sua vita. Morì sola e folle.
Fu una delle primissime dame a capire l’importanza del vestito e della moda: commissionò ai più famosi sarti dell’epoca come Paquin e Doucet e poi Worth, abiti ampiamente sfarzosi, alcuni anche con fili d’oro. Ogni capriccio della moda era stato il suo e molti ne aveva lanciati lei stessa: l’uso del color magenta, le piume, le giarrettiere preziose con ricamati motti piccanti e soprattutto la biancheria intima in seta o raso nero, subito adottata da tutte. Amava apparire, spendere. A Parigi liberò le gonne da gabbie, vestì attillato, con spacchi, biancheria intima nera, giarrettiere gioiello, segnate da frasi licenziose. Sceglieva abiti color ametista, lavanda, viola vescovo, con fiori di glicine e margherite. Il colore preferito era «rosso Magenta».
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